di Simone Cavazzoli
Via Pietralata, 75, Bologna
tel. 051 523545
Nell'amena cornice che contraddistingue il posto, per altro già amato per la buona qualità della carta dei vini ampia e sapientemente divulgata, nel contesto anarcoide e "fuorisede" di via Pietralata, il buono e caro Simone tradisce noi in lui confidenti.
La serata veniva così pubblicizzata:
MENU':
-pennette al pesto di zucca con sfrigolato di filettini di cipolla bionda e pancetta coppata
- arista stufata alle castagne e melograno
- dolce Mont Blanc.....beh, questa è una vera raffinatezza d'autunno...
VINI:
- Langhe Rosso 2005 Montaribaldi
- Dolcetto Einaudi 2005
- BAROLO CLERICO 1995.....solo questo vinone vale la serata!!!!
- Passito di Erbaluce
Stuzzicante ma ingannevole!
Già l'accomodamento si rivela indecoroso: veniamo infilati e compressi in un'unico tavolone popolato da sconosciuti commensali (manco fosse la festa dell'Unità...).
Il primo piatto risulta mangiabile ma rozzo: molta cipolla e poco sfizio.
L'abbinamento con il Langhe 2005 è giudicato pessimo dal sommo Ganzus.
L'arista acuisce il senso sgradevole da sagra paesana, il grigiore della presentazione è aggravato dalla porzione avara mascherata con un taglio a carpaccio.
Anche l'abbinamento del Dolcetto non soddisfa l'Ordine.
Il dessert denominato "Mont Blanc" in realtà si rivela una cremina moscia con aggiunta di castagne e troppo liquore.
Ottimo il vino "Erbaluce" anche se apprezzabile meglio da solo che con il resto.
Barolo Elio Grasso 1990 all'olfatto ha tutto quello che il crudele Mont Blanc gli ha tolto precedendolo (scelta sciagurata). Potrebbe essere altrimenti?
A fine serata degustazione volante e gratuita dell'Acquavite Framboise Bertrand (ottimo ricavato dal mosto dei lamponi). Il tutto a 24 € pro capite.
Fin qui il giudizio sulla serata, non è tuttavia una censura definitiva, ricordiamo altre piacevoli serate trascorse in questa osteria calda e accogliente, il consiglio è di evitarla nelle serate a tema: spesso lo chef azzarda piatti regionali con risultati discutibili. Meglio, molto meglio frequentarla per i piatti proposti tutti i giorni, magari anche solo per le degustazioni di salumi regionali, facendosi dispensare da Simone calici e nozioni enologiche, e lasciando spazio per la degustazione delle sue raffinate grappe.
Gran Maestro: Ganzus
Segretario: Thysicus
Membri presenti: Smiltius
Via Pietralata, 75, Bologna
tel. 051 523545
Nell'amena cornice che contraddistingue il posto, per altro già amato per la buona qualità della carta dei vini ampia e sapientemente divulgata, nel contesto anarcoide e "fuorisede" di via Pietralata, il buono e caro Simone tradisce noi in lui confidenti.
La serata veniva così pubblicizzata:
MENU':
-pennette al pesto di zucca con sfrigolato di filettini di cipolla bionda e pancetta coppata
- arista stufata alle castagne e melograno
- dolce Mont Blanc.....beh, questa è una vera raffinatezza d'autunno...
VINI:
- Langhe Rosso 2005 Montaribaldi
- Dolcetto Einaudi 2005
- BAROLO CLERICO 1995.....solo questo vinone vale la serata!!!!
- Passito di Erbaluce
Stuzzicante ma ingannevole!
Già l'accomodamento si rivela indecoroso: veniamo infilati e compressi in un'unico tavolone popolato da sconosciuti commensali (manco fosse la festa dell'Unità...).
Il primo piatto risulta mangiabile ma rozzo: molta cipolla e poco sfizio.
L'abbinamento con il Langhe 2005 è giudicato pessimo dal sommo Ganzus.
L'arista acuisce il senso sgradevole da sagra paesana, il grigiore della presentazione è aggravato dalla porzione avara mascherata con un taglio a carpaccio.
Anche l'abbinamento del Dolcetto non soddisfa l'Ordine.
Il dessert denominato "Mont Blanc" in realtà si rivela una cremina moscia con aggiunta di castagne e troppo liquore.
Ottimo il vino "Erbaluce" anche se apprezzabile meglio da solo che con il resto.
Barolo Elio Grasso 1990 all'olfatto ha tutto quello che il crudele Mont Blanc gli ha tolto precedendolo (scelta sciagurata). Potrebbe essere altrimenti?
A fine serata degustazione volante e gratuita dell'Acquavite Framboise Bertrand (ottimo ricavato dal mosto dei lamponi). Il tutto a 24 € pro capite.
Fin qui il giudizio sulla serata, non è tuttavia una censura definitiva, ricordiamo altre piacevoli serate trascorse in questa osteria calda e accogliente, il consiglio è di evitarla nelle serate a tema: spesso lo chef azzarda piatti regionali con risultati discutibili. Meglio, molto meglio frequentarla per i piatti proposti tutti i giorni, magari anche solo per le degustazioni di salumi regionali, facendosi dispensare da Simone calici e nozioni enologiche, e lasciando spazio per la degustazione delle sue raffinate grappe.
Gran Maestro: Ganzus
Segretario: Thysicus
Membri presenti: Smiltius
3 commenti:
E' la prima volta che il buon Simone ci tradisce, dopo assidua ed affezionata frequentazione! Sono sicuro che altre volte saprà fare di meglio
La foto con la tazza a cosa si riferisce?
Al disdicevole Mont-blanc! Io l'ho considerato un affronto!
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