mercoledì 19 dicembre 2007

Trattoria Del Rosso

40126 Bologna (BO) - Via Righi, 30
051 236730

Nonostante la fama di infallibilità dei Tagliapietre nella scelta di ristoranti sia oramai universalmente riconosciuta, raggiungendo il grado di leggenda, può capitare che le abilità di un membro dell'Ordine siano messe a dura prova.
Ciò può accadere quando le richieste dei commensali pongano i seguenti paletti:
cosa mangiare (crescentine), dove mangiare (entro porta), numero dei commensali (inizialmente 15 lievitati poi a 25), tempo di organizzazione (2 ore).
Ma è proprio in situazioni come questa che il vero Tagliapietre non può sbagliare ed il vostro umile Smiltius ha dato prova di coraggio.
Lasciate che vi racconti una storia.

Una cara amica di Padova decide, con alcuni concittadini, di venire a visitare la splendida Bologna, nei giorni precedenti il Natale; si sarebbero trattenuti in città solo poche ore e pertanto gradivano assaggiare le famose crescentine, da noi diffuse soprattutto nelle trattorie di provincia, quelle maggiormente conosciute.
Nel giro di 2 ore una richiesta impossibile: mettere a tavola 25 persone e fornire loro una adeguata cena, tra le vie centrali della città.
Dal cilindro dei locali conosciuti (anche se non ancora recensiti o segnalati) esce un nome: "Trattoria del Rosso", più volte provata in passato, ma solo per deschi fugaci .
Fin dalla telefonata di prenotazione il locale dimostra una straordinaria disponibilità e gentilezza cercando una rapida soluzione a un non facile problema.

Qualcuno penserà : "Certo, hanno trovato posto perchè non ci va nessuno!"

Lettore maligno.

In realtà l'unica richiesta fatta dai ristoratori fu quella di anticipare alle 19 e 30 il nostro orario di arrivo per non scontrarsi con il grosso della clientela che, infatti, dalle 20 in poi si è presentata puntuale nel locale, riempiendolo completamente e lasciando in attesa molti.
Il menù fu il seguente:
Bis di primi (servito a ciascuno in un piatto ovale, diviso a metà) comprendente ottimi tortelloni di pasta fresca e deliziosa ricotta, conditi con copioso burro e salvia, e classica gramigna alla salsiccia, ben condita e appagante.
Seguirono poi le tanto attese crescentine, di piccolo formato e per niente unte, accompagnate da salumi abbondanti e formaggio morbido (effettivamente assenti i sottaceti). Verdure alla griglia e patate al forno per accompagnare.
Come dolce una specialità del locale: il tiramisù.
Il tutto abbondantemente innaffiato con sangiovese in caraffa della casa (un pò subdolo, ma gradevole) e, per gli astemi, acqua.
Caffè e ammazzacaffè (limoncello e liquore alla liquirizia lasciati in bottiglia direttamente sui tavoli) vennero gentilmente offerti dalla casa, che richiese, per la cena appena descritta, 21 euro a testa.
Lascio al lettore, essendo la mia una semplice segnalazione, il giudizio sul locale che però mi permetto di ringraziare ancora personalmente, sia per il servizio offerto che per l'estrema gentilezza dimostrataci dal personale.

3 commenti:

Oeconomicus ha detto...

Non avevo un gran ricordo del "Rosso" (i primi mi avevano un po' deluso all'epoca), ma questa tua recensione gli ha fatto riguadagnare punti! I miei complimenti per l'organizzazione last minute.

Thysicus ha detto...

per completare la segnalazione aggiungo il sito:
http://www.trattoriadelrosso.it/trattoria_rosso/bologna.php e il fatto che la trattoria ha un paio di frattellini: "l'osteria del pesce rosso" (che ho provato di recente e che appena posso recensiro') e "IL ROSSO SAN MARTINO".

Eurhythmicus ha detto...

In passato in effetti la conoscevo anche io come una pizzeria-trattoria nella media. Questa volta però mi ha davvero stupito, non so se sia cambiata la gestione.
Ringrazio per i complimenti di CLy.