Per inagurare il nuovo anno dei Tagliapietre, voglio riportare una poesia, che mi pare beneaugurante, di Aldo Fabrizi, che sul mangiare la sapeva lunga (e anche larga...)
Er sogno
Me pareva de stà su 'na montagna,
e urlavo in un megafono spaziale:
"Popolazione mia che campi male,
accòstate qua sotto che se magna"
Poi buttavo in un'orgia de Cuccagna,
come fosse una manna celestiale,
valanghe de spaghetti cor guanciale,
ch'allagàveno tutta la campagna.
E vedevo signori e poveretti,
in uno sterminato affollamento,
affogasse in quel mare de spaghetti.
Quann'ecchete, dar cielo, sbuca Dio,
co' un forchettone in mano e fa: "Un momento...
Si permettete ce sto pure io!"
domenica 13 gennaio 2008
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2 commenti:
Mi scuso per aver letto solo ora questa splendida citazione.
Che sia di buon auspicio per splendide mangiate e ottime bevute.
Attendo risposta sulla convocazione di gennaio da me inoltrata via mail.
Sm.
Grazie a Cly per il post che interrompe un lungo silenzio!
Smiltius la tua convocazione non mi è arrivata!
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