via San Carlo 16, 40121 Bologna
tel. 051 267496
La prima adunata dopo le festività natalizie ha portato i Tagliapietre in questa osteria, situata in centro a Bologna. Il menu offre un'ampia scelta di piatti sardi, presentati rigorosamente col nome sardo originale, anche se una traduzione viene in soccorso all'avventore.
Appena seduti, si trovano un paio di cestini pieni di pane carasau di due varietà, chiaro e scuro, molto gradite in attesa dell'arrivo delle portate.
La cena si apre con un assaggio di Sos Antipastos: un misto di formaggi sardi (pecorini e ricotte di varia stagionatura) serviti con miele, salsiccia passita, pancetta di maiale, bruschetta e pane carasau morbido. Tutti i prodotti sono saporiti e di qualità. La pancetta in particolare merita una menzione d'onore.
Ad accompagnare il pasto il cameriere, molto affabile, ci consiglia un Falconaro della cantina Dolianova (17 €). Una novità per tutti noi, che ci ha dato soddisfazioni tanto da definirla come eccellente scoperta.
Un ottimo inizio, tanto per solleticare l'appetito.
Il capitolo dei primi ci ha portato:
Malloreddus cun regottu (gnocchetti sardi, ricotta stagionata sarda, olio d'oliva e una punta di zafferano), probabilmente il primo più apprezzato per la semplicità ed il sapore fresco;
Culurgionis Ogliastrini (ravioli ripieni di patate e menta, con pomodoro), il pomodoro, tra l'altro non indicato nel menu, è sfortunatamente di troppo in questo piatto;
Malloreddus in crema di funghi e pecorino, penalizzati dal fatto che i funghi fossero solamente champignons per cui il piatto è risultato buono ma certamente non memorabile.
Arrivati ai secondi, ci hanno portato seguenti.
Su sattizzu: rosa di salsiccia marinata con finocchietto selvatico e vino bianco su letto di pane carasau morbido, con contorno di patate e menta. Questa portata è stata particolarmente gradita!
Cambuzzu: Stinco affogato al cannonau con contorno di patate menta. Saporitissimo e molto tenero: come lo stinco dovrebbe essere! La foto non rende giustizia all'aspetto del piatto, perché scattata a "degustazion avanzata"
Coratella (cuore fegato polmone e rene) di agnello in umido con olive e su letto di pane carasau morbido. Un po' grossa rispetto a come viene preparata altrove; non è parsa degna di nota.
Costata di maiale: onesta, ma niente più.
E' seguita quindi una lunga carrellata di grappe: due tipi di acquavite filu 'e ferru, mirto rosso, un liquore chiamato "Viagra di Natalino", con aromi di agrumi, ma la cui ricetta è segretissima. Tutti i bicchieri dopo il primo, molto ben riempiti, sono stati gentilmente offerti dal gestore, con nostra gratitudine.
Il tutto è ci è costato 32,50 € a persona, forse qualche euro di troppo rispetto a come si è mangiato, ma bisogna ammettere che purtroppo i locali nel centro di Bologna si stanno allineando a questa fascia di prezzo per una cena.
Alla fine della serata, una certa soddisfazione è rimasta nei nostri palati, anche per la piacevolezza dell'ambiente e della compagnia. Ci si aspettava però qualche guizzo in più dalla cucina, specialmente in rapporto alla spesa. Forse altre scelte dal menu avrebbero potuto soddisfarci maggiormente, ma di questo non possiamo dire.
Segretario: Cuba Lybrae
Membri presenti: Ganzus, Smiltius e Thysicus
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3 commenti:
Bellissima, la recensione, per precisione e abbinamenti piatti-foto.
Mi permetto una considerazione: aggiungiamo alle recensioni la specifica riguardante il prezzo del vino.
In questo caso infatti, se non erro, la bottiglia aveva un prezzo intorno ai 17 euro (circa 4 euro a testa) che ha senza dubbio influito sulla cifra finale spesa, soprattutto rispetto ad altri locali nei quali si è assaggiata la classica caraffa della casa.
Sm.
Sono tornato al San Carlino proprio ieri sera e per completare la recensione aggiungo due ottimi vini da me sperimentati:
- Nieddera Contini (rosato)
- Cannonau Dolia (rosso)
A fine serata il gestore si è seduto con noi al tavolo improvvisando con me una jam-session di blues. Molto divertente!
Sm.
Dai non ti avevo mai visto...ciao
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